Il Mattino di Padova -

Torna a Padova il Galileo festival con Piovani, Faggin, Pregliasco

«Le nuove frontiere della ricerca e della tecnologia sono state a lungo percepite come altro rispetto alla quotidianità, qualcosa difficile da comprendere, così come da mettere in relazione con le nostre vite. Oggi non è più così e quello che succede in un angolo del mondo impatta direttamente sui problemi che viviamo. Per certi versi si è ampliato l’ambito di quello che possiamo identificare come politico». Con queste parole Giovanni Caprara, editorialista scientifico del Corriere della Sera e direttore scientifico del Galileo Festival, ha sintetizzato lo spirito dell’edizione 2024 che si svolgerà a Padova dal 2 al 5 maggio. Quest’anno la manifestazione promossa da ItalyPost, Nord Est Multimedia e Comune di Padova, con la collaborazione dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano, con le main partnership di Intesa Sanpaolo, Autostrade per l’Italia, auxiell e la content partnership di Fondazione Telethon e con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova, sarà arricchita dalla partecipazione dei grandi nomi della scienza e della ricerca, dell’impresa, oltre a grandi nomi della cultura. Come Nicola Piovani, compositore e premio Oscar 1998, il fisico e inventore Federico Faggin e il virologo Fabrizio Pregliasco. O, per l’impresa, Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto, Cristina Balbo, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige di Intesa Sanpaolo, Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Una cinquantina gli eventi in programma nell’arco dei quattro giorni della manifestazione, con focus sulle nuove sfide dell’intelligenza artificiale, della space economy e delle life sciences, oltre alla previsione di un approfondimento sulle nuove frontiere dell’innovazione, sia sul fronte delle tecnologie più all’avanguardia per le imprese sia sugli aspetti legati ai processi industriali. «In questi anni ci troviamo ad affrontare sfide epocali, dall’energia al clima, per cui possiamo dire che piano individuale e politico si sovrappongono continuamente», ha aggiunto Caprara nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è svolta a Milano presso l’ufficio del Parlamento europeo. Per poi ricordare che «è fondamentale mettere a confronto ricerca, industria e rappresentanti delle istituzioni, dato che la complessità del presente richiede uno sforzo condiviso». In collegamento video Margherita Cera, assessora alla Semplificazione amministrativa, Programma agenda digitale, Servizi informatici e telematici, Programmi e progetti comunitari del Comune di Padova, la quale ha rivendicato il ruolo conquistato dalla città patavina, «ormai una delle grandi capitali europee della cultura e dell’innovazione. Puntiamo su questo festival perché riteniamo città abbia tutte le carte per attrarre talenti e capitali, che sono le due chiavi per la competitività e lo sviluppo sostenibili nel tempo», ha sottolineato. Alla conferenza stampa ha preso parte Paola Musso, senior director corporate image ed eventi di Intesa Sanpaolo, la quale ha sottolineato la lun ga storia di collaborazione tra il primo gruppo bancario italiano e il mondo della cultura, evidenziando che il Galileo Festival costituisce un inedito nella misura in cui si tratta di aprirsi alle nuove frontiere della scienza, «che essa stessa produttrice di nuova conoscenza». Mentre Fabrizio Dughiero, direttore del dipartimento di Ingegneria industriale all’Università di Padova, ha rivendicato il contributo che questa manifestazione può offrire per aiutare a sviluppare «il policentrismo. L’unico modo per far tornare le periferie al centro è puntare sull’innovazione, sul confronto delle idee», ha aggiunto Dughiero. «Questa manifestazione mette insieme istituzioni, imprese e ricercatori per creare un luogo di conversazione per riflettere sul futuro del territorio. Padova ha 72 mila studenti ogni anno ed è fondamentale mettere in campo tutte le misure possibili per evitare di disperdere queste risorse». Gli eventi sono a ingresso libero, ma i posti in sala sono limitati e pertanto occorrerà registrarsi all’evento attraverso il sito internet Galileofestival.it.

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