Corriere della Sera -

Dal super biotech alla robotica vanno in scena i successi italiani

Da domani a Padova il Festival Galileo con tutti i protagonisti del settore. 

Anche se il principale problema dell’innovazione italiana, si sa, è l’assenza di capitali, c’è un campo nel quale il nostro Paese può giocare un ruolo di primo piano: quello delle biotecnologie. Lo dicono i numeri. E le notizie. Con 10 milioni di euro raccolti da gennaio a marzo, Genenta, startup fondata da Pierluigi Paracchi che sta cercando una cura per il mieloma multiplo, è già il record italiano da battere per il 2015. «Con questi fondi — spiega soddisfatto Paracchi — completeremo la fase preclinica e inizieremo la sperimentazione su paziente tra fine 2016 e inizio 2017». L’avventura di Genenta verrà raccontata da Paracchi nel convegno «Biotech, una storia di successo», uno dei 50 appuntamenti che costituiscono il fitto programma di Galileo festival, la kermesse italiana dell’innovazione che si tiene a Padova, sotto la direzione di Massimo Sideri, giornalista del Corriere della Sera, da giovedì a sabato. La storia di Paracchi si confronterà (sabato alle 15) con quella di Claudio Bordignon, fondatore di Mol- Med, società che sviluppa terapie per la cura del cancro, in un dibattito che vedrà anche l’intervento video del ministro della salute Beatrice Lorenzin. Secondo Assobiotec, le biotecnologie in Italia fatturano oltre 7 miliardi di euro e danno lavoro a 6.700 persone. «I nostri post doc sono i più ricercati nel mondo: sono ottimi e costano meno — conferma Bordignon — purtroppo manca no un sistema di finanziamento privato e la cultura imprenditoriale ». Eppure qualcosa si muove. «Le “exit” nel settore biotecnologico — spiega Paracchi — hanno dato vita a un piccolo ecosistema. Si è creato un effetto imitazione». E i margini per crescere sono immensi. «Le differenze tra noi, Germania, Usa e Gran Bretagna sono così grandi che non ha nemmeno senso osare un paragone — continua Bordignon —. Cosa fare? Defiscalizzare la ricerca dei privati che investono ». Rilancia Paracchi: «Sono convinto che la tassa sul capital gain per chi investe in startup innovative vada portata dal 26% al 12,5%». Quello delle biotecnologie è solo uno dei settori protagonisti del Galileo festival. Nella tre giorni di appuntamenti promossi da VeneziePost e Cuoa Business School, che vede la media partnership di Corriere Innovazione, si parlerà anche di agenda digitale, robotica, trasferimento tecnologico. L’anteprima del 16 aprile alle 20.30 vedrà il genetista Edoardo Boncinelli, intervistato da Eliana Liotta blogger di Io Donna, sul tema «Homo Faber». Venerdì alle ore 12 nella Sale delle Edicole verranno lanciati, con l’intervento di Simona Fontana, responsabile del «Centro studi – Area prevenzione» del Conai, e di Giuseppe Di Piazza, responsabile editoriale di Corriere Innovazione, il nuovo premio organizzato dal Consorzio nazionale imballaggi e il nuovo numero di Corriere Innovazione, in edicola il 23 aprile. Tra Università, Caffè Pedrocchi e Teatro Verdi, si alterneranno i protagonisti dell’innovazione italiana: Massimo Banzi, l’inventore di Arduino, Stefano Micelli, autore di «Futuro Artigiano », l’ad di Poste Francesco Caio, il consigliere della Presidenza del Consiglio per l’innovazione Paolo Barberis. E poi Elio Catania, Dario Di Vico, Stefano Beraldo, Paolo Ainio e molti altri. Dibattiti cui si affiancheranno le «Start-up Academy », una sorta di «scuola di innovazione»: startupper o aspiranti incontreranno esperti per studiare storie di successo. Programma completo al sito galileofestival.it

di Luca Barbieri
da Il Corriere della Sera 15 aprile 2015

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