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Scienza e divulgazione: un festival (e un premio) nel segno di Galileo

Corriere della Sera / di Marisa Fumagalli.

Padova capitale della scienza e dell’innovazione? È un dato di fatto, considerando temi e personaggi che ruotano attorno al Premio Galileo — Galileo Festival che, quest’anno, si allunga a una settimana (6 -12 maggio) e si allarga in vari spazi del capoluogo veneto.

La manifestazione scientifica nella città di Galileo Galilei (lo scienziato, nato nel 1564 e morto nel 1642, trascorse a Padova i suoi «migliori» diciotto anni) è firmata dal Comune e da ItalyPost con il patrocinio dell’Università di Padova e dell’Ufficio scolastico regionale. Il cuore «simbolico» dell’evento è la consegna del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica (il 10 maggio), attribuito da una Giuria presieduta da Elena Cattaneo (senatrice a vita e scienziata di fama internazionale). Ma i 5 finalisti (Cristina Cattaneo, Roberto Defez, Pietro Greco, Sandra Savaglio, Peter Wadhams) la sera del 9 maggio saranno protagonisti di un incontro pubblico. Il Festival (galileofestival.it) è scandito da un programma di 80 appuntamenti con 200 relatori, e si rivolge a chi lavora nel mondo dell’innovazione ma anche a chi è interessato a scoprire idee e progetti che cambieranno il futuro. Tra i relatori: l’immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas; Roberto Battiston, docente di Fisica sperimentale; Paolo Benanti, docente di Etica della tecnologia.

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