Il Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione va a “Senza uguali” (Egea) di Guido Caldarelli

Per la prima edizione del Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione la Giuria dei lettori ha premiato il titolo di Guido Caldarelli dal titolo “Senza uguali” (Egea). Un libro che accompagna il lettore in un mondo che diventa ogni giorno più connesso e complesso. La presidente del Premio e rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto: “Dobbiamo fare innovazione e saperla raccontare, solo in questo modo svilupperemo una capacità critica”

Nel tardo pomeriggio di oggi si è tenuta la cerimonia di assegnazione del Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione 2023 a seguito del voto espresso da 200 giurati popolari (di cui 182 i voti validi). A vincere il libro Senza uguali (edito Egea) di Guido Caldarelli con 42 voti.

Sul secondo scalino del podio Luca Amendola con il suo “’algoritmo del mondo (Il mulino) che ha ottenuto 37 voti, un solo punto di distacco dal terzo posto che va a Elena Esposito con Comunicazione artificiale (Egea – Bocconi University Press) con 36 voti. Arriva quarto invece il titolo di Cosimo Accoto Il mondo in sintesi (Egea) con 35 voti e quinto Eppur s’innova (Luiss University Press) di Luca De Biase con 32 voti.

A presiedere la Giuria Scientifica del Premio la rettrice del Politecnico di Milano, Donatella Sciuto, che intervenendo durante la cerimonia di assegnazione del premio ha sottolineato come spiegare l’innovazione sia importante per il nostro Paese: “Dobbiamo fare innovazione e saperla raccontare, solo in questo modo si creerà e svilupperà la capacità critica di conoscere e riconoscere ciò che è reale da ciò che non lo è. E la produzione editoriale di cui discutiamo in questa occasione rappresenta molto bene questo obiettivo necessario per la nostra società”.

Il direttore del Galileo Festival, Giovanni Caprara, ha invece evidenziato l’importanza della ricerca e dell’approfondimento: “In un mondo nel quale si parla “a tweet” e si scivola sempre verso la superficialità i libri sono un modo per approfondire ed essere più consapevoli ed è anche con questo scopo che promuoviamo il Premio sull’Innovazione”.

Il Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione, alla sua prima edizione, si propone di favorire le produzioni editoriali, con particolare attenzione alla qualità della scrittura, che raccontino e analizzino il mondo dell’innovazione sia sotto l’aspetto tecnologico che delle questioni etiche e filosofiche ad essa connesse. Il Premio ha lo scopo di favorire la crescita culturale, promuovendo una moderna cultura dell’innovazione in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano, in occasione del Galileo Festival della scienza e dell’innovazione promosso da ItalyPost e dal Corriere della Sera.

Il Premio Libro dell’Anno sull’Innovazione tornerà l’anno prossimo con la sua seconda edizione.


IL TITOLO VINCITORE: OPERA E AUTORE

SENZA EGUALI di Guido Caldarelli (Egea, 2022) Nel saggio accompagna il lettore in un mondo che diventa ogni giorno più connesso e complesso. Due aggettivi spesso abusati ma raramente compresi fino in fondo. Se la connessione sembra una proprietà facile da intuire, la complessità è un concetto più sfuggente. A grandi linee è possibile sintetizzarla così: un sistema con un gran numero di componenti può generare comportamenti inattesi, perché l’aggiunta di elementi non solo aumenta le dimensioni del sistema stesso, ma lo rende qualcosa di totalmente diverso da ciò cheera prima. I sistemi complessi sono il risultato di un’evoluzione che, come avviene in natura, produce sistemi autorganizzati. Per studiarli abbiamo bisogno di modelli, cioè di “copie semplificate” della realtà che seguono leggi matematiche precise, e di rappresentazioni grafiche capaci di restituire con immediatezza visiva anche il sistema di relazioni più intricato: le reti. Se per Galileo l’universo era «scritto in lingua matematica», la lingua in cui la Natura ci parla della sua complessità è spesso quella delle reti e dei grafi. La complessità della realtà si articola quindi in strutture di reti in cui le connessioni sono scelte tra un gran numero “disordinato” di possibilità, tutte più o meno equiprobabili. Il fatto sorprendente è che queste strutture, indipendentemente dalla loro configurazione specifica, hanno molte proprietà incomune.

Guido Caldarelli è professore ordinario di Fisica teorica, modelli e metodi matematici all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Esperto di scienza delle reti e sistemi complessi, cofondatore della Società Italiana di Fisica Statistica, membro dell’American Physical Society e dell’Academia Europaea, nel 2021 è apparso nel novero del 2% degli scienziati più influenti al mondo. È autore di numerosi articoli scientifi ci e di vari volumi, tutti editi all’estero; in Italia è autore insieme a Michele Catanzaro di Scienza delle reti (Egea 2016).

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