Caffè Pedrocchi, Sala Rossini
Intervengono
Intervengono
La robotica indossabile può migliorare la qualità della nostra vita, ma soprattutto la salute di chi ha subito danni cerebrali e soffre di deficit neurologici. Il sesto dito, per esempio, può potenziare la presa dei pazienti con paresi della mano, le cavigliere vibranti possono aiutare il cammino nei malati di Parkinson e un dispositivo vibrante comandato da smartphone può giovare nella terapia degli acufeni.
La sfida di questa linea di ricerca è legata alle neuroscienze, fondamentali per capire come il cervello sia in grado di riadattarsi plasticamente a componenti del corpo del tutto nuove. È quindi imprescindibile che neuroscienze e ingegneria lavorino e crescano insieme, in una sana contaminazione, sforzandosi di trovare un linguaggio sempre più comune per facilitare lo scambio di conoscenze. Due protagonisti della ricerca di frontiera raccontano le conquiste e le sfide di questa sinergia: a che punto siamo, dove stiamo andando, cosa cambierà per le nostre vite nel prossimo futuro.