Anna Maria Teti

docente di Istologia Università de L’Aquila

Anna Maria Teti si è laureata in Scienze Biologiche all’Università di Bari. Dopo un’esperienza negli Stati Uniti, è rientrata in Italia. Attualmente è professore ordinario di Istologia all’Università dell’Aquila, dove coordina anche un gruppo di ricerca presso il dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche. Si occupa della terapia sperimentale dell’osteopetrosi, una grave malattia dello scheletro dovuta all’inattività degli osteoclasti, le cellule ossee che normalmente sostituiscono il tessuto vecchio con osso nuovo e garantiscono le normali funzioni dello scheletro. Oltre a studiare la patogenesi ed i meccanismi cellulari e molecolari dell’osteopetrosi, sviluppa studi inerenti la terapia della sua forma autosomica dominante. In collaborazione con SiSaf Ltd, questa terapia sperimentale ha avuto la designazione da parte della US Food and Drug Administration di farmaco orfano e pediatrico. Attualmente si sta preparando la richiesta per gli studi clinici di fase I e II.

Anna Maria Teti si è laureata in Scienze Biologiche all’Università di Bari. Dopo un’esperienza negli Stati Uniti, è rientrata in Italia. Attualmente è professore ordinario di Istologia all’Università dell’Aquila, dove coordina anche un gruppo di ricerca presso il dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche. Si occupa della terapia sperimentale dell’osteopetrosi, una grave malattia dello scheletro dovuta all’inattività degli osteoclasti, le cellule ossee che normalmente sostituiscono il tessuto vecchio con osso nuovo e garantiscono le normali funzioni dello scheletro. Oltre a studiare la patogenesi ed i meccanismi cellulari e molecolari dell’osteopetrosi, sviluppa studi inerenti la terapia della sua forma autosomica dominante. In collaborazione con SiSaf Ltd, questa terapia sperimentale ha avuto la designazione da parte della US Food and Drug Administration di farmaco orfano e pediatrico. Attualmente si sta preparando la richiesta per gli studi clinici di fase I e II.