Le nuove frontiere dell’innovazione? Space Economy, Robotica e BioTech

Dal 14 al 16 ottobre il Festival dedicato al trasferimento tecnologico promosso da ItalyPost. Tra gli ospiti l’astronauta Nespoli, Francesco Profumo, Marco Bianchi, Giorgio Metta, Guido Tonelli, Barbara Mazzolai, Roberto Siagri, Simonetta Di Pippo, Leopoldo Destro, Justin Kolbeck, Davide Tabarelli e Carlo Stagnaro

Il Galileo Festival, l’ormai più importante appuntamento nazionale dedicato all’innovazione e al trasferimento tecnologico, torna anche quest’anno a Padova con un ricchissimo programma di eventi e incontri aperti al pubblico da venerdì 14 a domenica 16 ottobre.

Un festival cresciuto anno dopo anno e che, per questa edizione, vedrà sfilare relatori del calibro di Giorgio Parisi, premio Nobel 2021 per la Fisica, l’astronauta dell’ESA Paolo Nespoli, il filosofo Luciano Floridi, l’ex Ministro della ricerca scientifica Francesco Profumo, la scienziata e pioniera della biorobotica Barbara Mazzolai, il nutrizionista e idolo dei più giovani Marco Bianchi; e poi ancora, Simonetta Di Pippo, direttrice dello Space Economy Evolution Lab, Giorgio Metta, direttore dell’ITT, e Caterina Petrillo, presidente di Area Science Park, e scienziati come Guido Tonelli, fisico del Cern, Lucilla Titta dell’Istituto Europeo di Oncologia o Luigia Pace dell’IIGM-Italian Institute for Genomic Medicine di Torino.

Il Festival, diretto da Giovanni Caprara, uno dei più autorevoli giornalistici scientifici italiani, oltre ad una serie di eventi diretti al largo pubblico che si terranno prevalentemente all’Auditorium San Gaetano, si concentrerà su tre aree tematiche che segnano le punte avanzate dell’innovazione che si fonde con l’industria italiana. Aerospaziale, robotica e intelligenza artificiale, e biotech applicato alla medicina: tre sezioni tematiche che si svilupperanno nelle giornate di venerdì 14 e sabato 15 ottobre e che vedranno la partecipazione di esperti, scienziati e imprenditori come Massimo Comparini (Thales Alenia Space Italia), Giovanni Dal Lago (Officina Stellare), David Avino (Argotec), Marina Scatena (AIPAS), Carlo Vitantonio Battista La Vecchia (Università di Milano), Davide Melisi (Università di Verona), Luigia Pace (IIGM-Italian Institute for Genomic Medicine), Antonio Rosato (IOV-Istituto Oncologico Veneto), Fulvia Vascotto (University Medical Center di Mainz), Serena Zacchigna (ICGEB), Giovannella Beggio (Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere), Silvia De Francia (Università di Torino), Alberto Bardelli (IFOM), Giulio Cossu (University of Manchester) per il biotech; e ancora, Fabio Puglia (Oversonic Robotics), Roberto Rizzo (Solidworld), Riccardo Pavanato (auxiell), Jacopo Pertile (AzzurroDigitale), Andrea Bonarini (Politecnico di Milano), Cesare Stefanini (Scuola Sant’Anna di Pisa) o Roberto Siagri per la sezione sull’intelligenza artificiale e la robotica.

Oltre agli eventi in presenza, il Festival proporrà – sul tema della space economy – anche tre importanti contributi video: tre video-interviste realizzate a tre dirigenti di altissimo livello di di Leonardo, il gruppo italiano che traina la space economy nel nostro paese. Giovanni Caprara intervisterà infatti Franco Ongaro, Chief Technology and Innovation Officer, Carlo Cavazzoni, head of Computational R&D, and Director of the HPC Lab e Luigi Pasquali, amministratore delegato di Telespazio.

Ma il Galileo Festival, promosso da ItalyPost e dal Comune di Padova, che vede tra i suoi main partner Intesa Sanpaolo, Lago ed Eni e la collaborazione di Assindustria Venetocentro, affronterà a 360 gradi tutti i grandi temi legati all’innovazione e al trasferimento tecnologico. E così, se in apertura si ragionerà di questi temi con Cristina Balbo, di Intesa Sanpaolo e Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro, si affronteranno tutti i principali temi sul tappeto. L’attenzione in particolare sarà concentrata sui temi dell’acqua, dell’economia circolare e dell’energia dove ci saranno protagonisti del calibro di Roberto Gasparetto, amministratore delegato AcegasApsAmga, Giorgio Graditi, capo Dipartimento Tecnologie Energetiche Enea, Francesca Ferrazza, responsabile Magnetic Fusion Initiatives Eni, Piero Martin, docente di Fisica sperimentale Università di Padova, Cristian Fabbri, direttore centrale Mercato Gruppo Hera , Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi Istituto Bruno Leoni, Davide Tabarelli, presidente e fondatore Nomisma Energia, Carlo Andriolo, amministratore delegato Aliplast, Serena Granziera, consigliere delegata Giovani Imprenditori Assindustria Venetocentro per l’Innovazione e la Sostenibilità, Massimiano Tellini, responsabile circular economy Intesa Sanpaolo Innovation Center, Andrea Condotta, innovation manager Gruber Logistics e vicepresidente 2Zero, Valentino Soldan, head of logistics Benetton Group e Dario Biggi, chief innovation officer Fondazione ProPosta.

Ma anche altri tre temi che impattano fortemente sul nostro futuro saranno oggetto di confronti particolarmente interessanti: il primo riguarda il rapporto tra umano e digitale in alcune attività come quelle bancarie. Di questo parlerà Dario Melpignano, co-Fondatore e amministratore delegato Neosperience; il secondo riguarda invece l’importanza delle risorse umane in quelli che già sono i lavori del domani e su questo si confronteranno, Giampaolo Mazzuca, di PQE Group, Carlo Vanin, di Carel, Barbara Targa, di Executive Search e Alberto Rossi, di euXilia; il terzo evento, destinato a un tema che susciterà certamente l’interesse del pubblico, riguarda i cibi così detti “artificiali”, e in particolare il salmone in laboratorio partendo da una sola cellula animale. Su questo tema interverranno Justin Kolbeck, cofondatore e amministratore delegato Wildtype, Matteo Brognoli, fondatore e managing director Solaris Biotech Solutions, Michele Morgante, docente di Genetica Università di Udine, direttore scientifico Istituto di Genomica applicata, e Lucilla Titta, biologa nutrizionista, coordinatrice Smartfood program Ieo- Istituto Europeo di Oncologia.

Il Galileo Festival è curato da Goodnet Territori in Rete e vede la collaborazione come partner di Solaris, Wild Type Foods, Estenergy e AcegasApsAmga; tra i supporter, auxiell, Cherry Bank, PQE Group, Solidworld e AzzurroDigitale. Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ed EGEA partecipano come content partner della manifestazione, mentre White Cup, realizzerà i video e le interviste degli eventi.

Dichiarazioni di promotori e partner
Filiberto Zovico, fondatore ItalyPost: “Padova può aspirare a diventare una capitale europea della scienza e dell’innovazione, perché ha sia un’Università di altissimo livello che un tessuto industriale capace di elaborare le conoscenze e trasformarle in avanzate tecnologie che le aiutano a competere a livello globale. Il Galileo Festival, che, di tante manifestazioni che si sono svolte in passato, è l’unica che si è consolidata negli anni, può essere lo strumento per connettere mondi che a volte viaggiano frammentati come quello dell’impresa e della ricerca, e aiutarli a costruire un progetto che richiede una visione comune e capacità di attrarre talenti e imprese fortemente innovative”.

Andrea Colasio, assessore alla Cultura Comune di Padova: “Il Festival in questi anni ha avuto una forte crescita e la decima edizione segna un punto di svolta: da sempre Galileo Festival vuole fare da ponte tra mondi convergenti – ricerca scientifica e impresa – con il trasferimento tecnologico che forgia questo ponte. Il nostro obiettivo è di immaginare ora un salto di qualità: raccontare Padova non solo come città della Urbs Picta, ma anche come “culla della scienza”. D’altronde, come sottolinea Jacques Le Goff, è in questa città che è nata la tecnologia moderna”.

Giovanni Caprara, direttore scientifico Galileo Festival: “Non si può immaginare uno sviluppo economico in cui l’innovazione non abbia un adeguato rapporto con il mondo della ricerca. Il Galileo Festival è un manifestazione che presenta e discute le opportunità e le sfide di oggi, dall’energia alla robotica, dallo spazio alla medicina. Pensiamo che siano ambiti separati tra loro: ormai scienza e tecnologia si intersecano in modo molto stretto. Fare ricerca significa anche produrre tecnologie d’avanguardia che possono essere trasferite in altri ambiti. Questa è la chiave di volta del nostro Festival: un palinsesto di eventi che offriamo alla città per pensare a un futuro diverso”.

Antonio Maria Cartolari presidente del Comitato Veneto – Trentino Alto Adige di AIRC: “I festival della scienza consentono a Fondazione AIRC di mantenere vivo il dialogo con il grande pubblico trasmettendo ai cittadini una corretta informazione scientifica sul cancro. La particolarità dei festival, rispetto ad altri contesti di informazione e di divulgazione, è che promuovono la partecipazione attiva dei cittadini che possono sperimentare l’attività scientifica, rendendoli protagonisti e non semplici spettatori. È l’occasione ideale per avvicinare giovani e giovanissimi sia alle abitudini salutari e alla prevenzione sia alla straordinaria avventura che è la ricerca, sensibilizzando al contempo le persone di tutte le d’età”.

Roberto Gasparetto, amministratore delegato di AcegasApsAmga: “L’innovazione come risultato di un processo che utilizza la scienza, la tecnologia, la ricerca per elaborare nuovi metodi e sistemi da applicare ai processi quotidiani e su larga scala. Con questo approccio AcegasApsAmga opera ed investe. Un atteggiamento pragmatico, che presuppone non di raggiungere un punto di arrivo, ma un continuo investimento verso il miglioramento di efficienza e performance, innalzando i livelli di sicurezza e continuità del servizio, il risparmio di risorse, la resilienza delle infrastrutture, l’utilizzo di azioni e materiali totalmente sostenibili e la tutela di risorse limitate e importantissime, come abbiamo visto essere l’acqua. Un valore che aumenta quando tutte le realtà che operano per i servizi di un territorio contribuiscono facendo la propria parte. Dal servizio idrico alla gestione ambientale, è determinante fare rete e condividere progettualità strategiche di ampio orizzonte che permettano di gestire il quotidiano ma coltivino nel contempo le soluzioni per rispondere alle situazioni sempre più sfidanti che clima e società impongono. La direzione è ben tracciata all’interno dell’agenda ONU 2030 che pone, non a caso, la partnership – goal 17 -tra gli obiettivi fondanti della sostenibilità in senso ampio. È importante che su questi temi venga promossa la consapevolezza di cittadini e istituzioni, anche attraverso momenti di approfondimento e divulgazione come quello del Galileo Festival, vetrina di cultura scientifica e partecipato dibattito per raccontare tecnologie, piani e progetti attuali e futuri per le nostre comunità”.

Filippo Boraso, manager Estenergy: “Galileo Festival è uno straordinario generatore di conoscenza. Un’occasione attraverso cui i cittadini possono comprendere dinamiche complesse e guardare la realtà attraverso nuovi punti di vista. EstEnergy ha deciso di essere fra i partner dell’appuntamento, proprio perché, oggi più che mai, è necessario generare consapevolezza diffusa attorno al mondo dell’energia, attraversato da profonde discontinuità. Grazie a un panel dedicato, potremo approfondire tematiche quali la sicurezza degli approvvigionamenti e la decarbonizzazione: contenuti che fino a poco tempo fa sembravano riguardare solo una platea ristretta di addetti ai lavori, ma che oggi, talvolta anche drammaticamente, toccano la vita di tutti i cittadini”.

Giulia Casarini, business developer Nord America di Solaris Biotech: “Le applicazioni delle biotecnologie sono in crescita e si ampliano a nuovi settori. In aggiunta ai settori tradizionali tra cui pharma, cosmesi, negli ultimi anni siamo testimoni del boom delle imprese nel settore delle proteine alternative. Carne, pesce, latte, miele prodotti in laboratorio non sono più un sogno ma una realtà vicina in termini sia tecnologici sia economici. Solaris Biotech progetta e produce bioreattori, la tecnologia abilitante ad ogni ricerca e sviluppo in questo senso. Sosteniamo e partecipiamo al Galileo Festival della Scienza e Innovazione insieme al nostro cliente Wild Type Foods perché riteniamo che sia un evento prestigioso in cui dibattere di questi temi, offrendo al pubblico una pluralità di voci che aiutino a comprenderli con spirito critico e curioso”.

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