
Di Nunzio Martinello, imprenditore, curator di Global Shapers Venice Hub e Paolo Gubitta, docente universitario, advisor di Global Shapers Venice Hub.
Quella degli anni Settanta era stata definita La meglio gioventù e si era meritata una splendida narrazione cinematografica con scene diventate un cult per tutti, come quella dell’esame universitario. I termini per identificare la gioventù di oggi, invece, oscillano dai poco edificanti choosy (schizzinosi) e whipeersnappers (sbarbatelli impertinenti) al dirompente rule-breaker(persone che rompono gli schemi, fanno i bastian contrari, e non sempre piacciono a tutti).
Qualche anno fa, alcuni studi sociologici hanno indagato meglio la gioventù dei giorni nostri, con riferimento alla cosiddetta «Y generation», quella cioè dei «Millennials».
Quali sono le sue caratteristiche? Eccole.
- Nella nostra società è cambiato il modo di vivere, di comunicare e relazionarsi e i Millennials sanno di essere i più diretti interpreti di queste trasformazioni.
- I Millennials risultano più convinti delle proprie capacità, ma anche più decisi a farle valere e mostrano meno timori reverenziali verso l’attuale mondo adulto.
- I Millennials sanno di poter fare meglio e più velocemente rispetto ai loro padri e per dimostrarlo sono pronti a travolgere qualsiasi barriera che gli si pari innanzi.
- I Millennials sono partecipativi e collaborativi, abituati a lavorare in gruppo su un progetto comune. Ma sono anche più insofferenti ai rapporti verticistici, alle gerarchie.
- La grande maggioranza dei Millennials pensa di poter dare un contributo attivo per migliorare il proprio Paese.
È all’interno di questo framework che si pone la Global Shapers Community, l’iniziativa promossa dal World Economic Forum, che oggi conta 7.644 shapers in 158 Paesi, con 377 hubs e 699 Alumni in tutto il mondo. Il payoff della community è «The power of youth in action» e il suo obiettivo è guidare processi orientati al dialogo, all’azione e al cambiamento, agendo su tre grandi aree: futuro delle città (dal clima alla smart mobility, dall’inclusione alle migrazioni), education e partecipazione civica.
Il Global Shapers Venice Hub, nato nel 2013, ha come mission lo sviluppo di progetti a forte impatto locale (valutando quali sono le tematiche più urgenti nel tessuto in cui è inserito), operando in linea con l’agenda del World Economic Forum e collaborando con i diversi Hub.
Composto da giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni, con differenti ma eccellenti background professionali o accademici, accomunati da capacità di leadership, spirito di iniziativa, e da una forte volontà avere un impatto positivo sul territorio in cui vivono e operano, con la convinzione che i giovani hanno un ruolo ed una grande responsabilità nella costruzione della società del domani.
Strumento indispensabile per contribuire al cambiamento e alla definizione del futuro è la conoscenza degli scenari evolutivi e delle sfide che ci attendono, ed è proprio con l’obiettivo di aumentare l’awareness a riguardo che nasce l’idea dell’incontro nell’ambito del Galileo Festival dell’Innovazione, che vedrà coinvolte figure che da anni stanno contribuendo attivamente all’innovazione in Italia, da un punto di vista economico e sociale.
Protagonisti del seminario saranno Cristina Pozzi, co-fondatore e amministratore delegato di Impactscool; Andrea Dusi, co-fondatore e presidente Impactscool, co-fondatore e presidente 10 Volte Meglio; Francesco Inguscio, fondatore e CEO Nuvolab; Ilaria Capuzzo, incoming Curator, Global Shapers Venice Hub, Senior Consultant, KPMG. Coordina Paolo Gubitta, docente universitario e advisor di Global Shapers Venice Hub